giovedì 12 febbraio 2015

L’agorafobia di Alex(andra) Rover


Chi di voi ricorda il simpatico film “Alla ricerca dell’isola di Nim”, basato sull’omonimo romanzo per ragazzi di Wendy Orr? Trattasi di una pellicola australiana del 2008, avente per protagonisti Abigail Breslin, Gerard Butler e Jodie Foster. Il tutto è ambientato in un’isola dell’Oceano Pacifico, dove la piccola Nim vive assieme al padre e ad alcuni fedeli animali, e si lascia “travolgere” dai romanzi incentrati sulle avventure del suo eroe preferito: Alex(andra) Rover. Ma cosa fare quando scopri che il tuo beniamino è in realtà una persona affetta da agorafobia e altre fobie?

Alex(andra) Rover: l’eroe con l’agorafobia
Ebbene si. Nim stravede per questo eroe coraggioso e immagina la sua stessa isola come un luogo avventuroso e magico, dove il padre agisce come il caparbio Rover. Tuttavia,  un giorno Nim si accorge che la sua isola viene “presa d’assalto” dai turisti e, spaventata, decide di chiedere aiuto a Rover stesso. Ma mai e poi mai si sarebbe aspettata di scoprire che il suo eroe fosse in realtà una donna e, per di più, affetta da agorafobia ed una serie di fobie, così come, mai e poi mai la stessa Rover Alexandra si sarebbe aspettata che stesse conversando con una lettrice di soli 11 anni. Nonostante le mille paure, Alex(andra) Rover decide di partire, per così raggiungere ed aiutare la piccola Nim.

L’agorafobia non è finzione

Se è vero che abbiamo parlato di Agorafobia nel contesto di un film, è anche vero che essa non è frutto di fantasia, ma è un è un disturbo d’ansia a tutti gli effetti. Si caratterizza soprattutto per uno stato d’intensa paura di trovarsi in luoghi o situazioni dai quali non sarebbe facile allontanarsi.  In linea generale, la persona affetta da tale disturbo risulta particolarmente sensibile alla solitudine, agli spazi aperti, o ancora a situazioni costrittive (ad esempio, luoghi chiusi e angusti). Queste stesse situazioni, vengono allora evitate, oppure vengono sopportate con tanto disagio e ansia (ad esempio l’ansia di essere colpiti da un attacco di panico e non saperlo superare, nonostante la presenza di un compagno). Con o senza panico, trattasi di un disturbo che necessita comunque di un buon trattamento cognitivo- comportamentale.

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